Cattive notizie per l’Italia: la Commissione europea prosegue nella procedura di infrazione e invia la lettera a Roma.
Si va avanti verso la procedura di infrazione per quanto riguarda le concessioni balneari, che scatterà nel caso in cui l’Italia non si adeguerà entro fine anno alla direttiva Bolkenstein. La Commissione europea, infatti, ha inviato a Roma la lettera con il parere motivato sul dossier.
La lettera della Commissione europea
Nella data odierna, giovedì 16 novembre, la Commissione europea ha inviato al governo italiano una missiva dal titolo “Concessioni balneari in Italia – Violazione della Direttiva e dei Trattati in funzione dell’Ue”. La lettera, visibile nella pagina web della Commissione, non rende disponibile però la lettura del parere motivato.
L’Italia, dopo aver ricevuto il parere motivato della Commissione europea – per il mancato rispetto delle norme europee sul coordinamento della sicurezza sociale e sulla libera circolazione dei lavoratori – avrà due mesi di tempo per rispondere e adeguarsi alle norme Ue fino al 31 dicembre 2023.
Deferita Italia, Belgio e Grecia
“La nostra preferenza è sempre di trovare un accordo con gli Stati membri, piuttosto che andare in giudizio. E’ un parere motivato e non pregiudica le trattative continue che avremo con le autorità italiane”, ha spiegato una portavoce della Commissione.
Intanto, l’Italia è stata deferita alla Corte di giustizia per la non corretta applicazione delle norme della direttiva del 2011 sui ritardi di pagamento che impone alle autorità pubbliche di saldare le fatture entro 30 giorni (60 per gli ospedali pubblici). Stessa sorte anche per il Belgio e la Grecia.